Magdas
I clandestini possono essere un problema ma anche una risorsa. E' solo questione di prospettiva. 

Il Magdas Hotel è una risorsa (Ich mag das - Mi piace) nata dalla collaborazione di alcuni di loro che hanno saputo vedere lontano. E non perchè partiti da Pakistan, Guinea o Siria per andare sulle sponde del Danubio, a pochi passi dal parco del Prater, ma perchè sono stati capaci di far fruttare la loro idea di un albergo tre stelle tutto loro.
In quest'Europa che, sempre di più, sta chiudendo le sue frontiere, il Magdas è stato capace di trovare risorse umane, finanziarie e urbane per un progetto di integrazione. 

La struttura era una casa di riposo che aveva bisogno di essere ristrutturata. I costi di ascensori, sistemazione dei bagni per persone anziane, messa in sicurezza delle scale, eccetera erano elevati. La Caritas di Vienna quindi ha deciso di provare a farci altro: un albergo gestito da immigrati che avevano ottenuto il permesso di asilo in Austria - per la cronaca i pochi anziani presenti sono stati spostati in un altro edificio. 

All'ingresso le immagini dei lavoratori provenienti da tutto il mondo che gestiscono l'albergo. Ma anche delle vecchie valige a fianco del divano all'ingresso a testimoniare un viaggio verso un nuovo mondo - valige che ricordano il viaggio di tanti italiani verso Staten Island. 

Lo staff è formato da 30 persone di cui 20 delle quali sono rifugiati che hanno chiesto asilo in Austria. Gli altri membri dello staff sono comunque "stranieri" nel senso che non sono austriaci. Si tratta di personale che è giunto per fare attività di formazione da Olanda, Svezia, Germania,.....
 
Il progetto è costato circa 1,5 milioni di Euro. 6,460 metri quadrati. 78 camere (attualmente il tasso di impegno è di circa il 70%), di due appartamenti all'ultimo piano. Si è preventivato che nell'arco di 6/7 anni, proseguendo con questi numeri, il progetto si sarà ripagato. Ma oltre all'aspetto economico, si sarà ridato dignità a Ehsan (24, Afghanistan), Dinis (29, Guinea Bissau), Meryan (Marocco), Antonio (Iran), e a tanti altri come loro. 

Nel progetto sono stati coinvolti oltre la Caritas viennese, anche altre realtà come le ferrovie austriache (si sono recuperati gli arredi di alcune carrozze pronte per la demolizione), come centinaia di abitanti (con un progetto di crowdfunding si sono comprati / recuperati gli arredi), lo studio di architettura Alleswirgut (tutto andrà bene traducendo dal tedesco) per la ristrutturazione e la vicina scuola d'arte (i due appartamenti sono riservati agli studenti con l'accordo di non pagare nulla ma di creare due mostre al mese da esporre nell'hotel), il girnale austriaco "Der Stander" (le riunioni di redazione settimanali si svolgono nell'albergo), oltre che decine di signore che si trovano a chiacchierare e ricamare (i lampadari ricamati ad uncinetto sono realizzate da alcune di queste signore tra un the e un biscotto).

Nel 2015, in Austria, il numero delle richieste d’asilo è aumentato di circa il 200% rispetto al 2014 principalmente per la crisi siriana. La cifra registrata da Eurostat a fine anno è di 88.130, rispetto ai 28mila dell’anno precedente. Questo significa che, se nella top 10 dei paesi europei con più richieste d’asilo stilata da Unhcr l’Austria nel 2014 si posizionava ottava, nel 2015 è salita al quarto posto dopo Germania, Ungheria e Svezia e di poco davanti all’Italia.
 
www.magdas-hotel.at