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L’esperienza di Implulsion 75 nasce dall'idea di tre giovani parigini che tra normali difficoltà di ogni studente, devono aggiungere la loro origini algerina e la loro condizione economica, raggiungono la laurea. Nasce quindi dalla loro volontà di dare ad altri questa possibilità.

L'associazione è ospitata dal liceo Buffon di Parigi, uno delle principali scuole di Francia, e sta a dimostrare che anche la scuola può mostrare il suo volto migliore nel tentativo di recuperare tutte quelle ragazze e quei ragazzi che la scuola non ha saputo trattenere. I ragazzi che seguono i corsi di "Impulsion 75" sono etichettati come "difficili". Nei pochi giorni che li ho seguiti, non mi sembravano ragazzi "difficili". Mi sembravano come tutti gli altri ragazzi della loro età. Pronti a cercare una via per il loro futuro, pronti a mettersi in gioco, pronti a dare sfogo ai loro sogni. Unica cosa era data dalla loro giovane età e di aver incontrato, per un caso della vita, un muro che gli era sembrato troppo alto da superare con le loro solo forze. 

Più di 150 giovani all'anno, alcuni dei quali con precedenti penali, hanno ricominciato a sperare, frequentando un corso di cinque settimane per recuperare autostima e costruirsi una prospettiva di impiego.

Mentre loro frequentano questi corsi “preparatori per l’occupazione e il futuro”, i loro coetani, di quella che si potrebbe definire "la borghesia francese", studiano nelle aule vicine per prepararsi ad entrare nelle più prestigiose università. Ci si potrebbe attendere quasi uno "scontro di classe" tra questi due mondi così diversi. Invece, convivono nelle medesime aule, nel medesimo cortile, nelle medesime palestre

Il progetto di Impulsion 75 prevede di ridare autostima a questi ragazzi attraverso lo sport (si comincia alle 6 la mattina prima delle lezioni e l'ultimo incontro in palestra è alle 19 quando ormai la scuola è vuota), il teatro, a corsi di diritto, a corsi di alimentazione (per alcuni ragazzi anche la semplice alimentazione diventa motivo di incontro), alla riscoperta della capacità di relazionarsi , all'incontro in azienda (è stato coinvolto anche l'aereoporto De Gaulle), ad incontri medici, alla scrittura di un curriculum vitae.

Alla fine dello stage di cinque settimane, le ragazze e i ragazzi perfezionano il loro progetto professionale, si allenano a sostenere i colloqui di lavoro, impersonando loro il ruolo dei reclutatori, mentre i candidati sono interpretati dai loro compagni studenti del liceo Buffon.

I risultati sono impressionanti. Nel 2013 l’86% dei ragazzi coinvolti nel programma ha trovato un lavoro o ha frequentato un corso di formazione.

Seimila euro è il costo per ragazzo di questo progetto, finanziato per metà dal pubblico, dallo Stato, o da enti locali, Unione europea e per metà con fondi privati. Ben poca cosa, se si pensa che i francesi hanno calcolato in 230.000 euro nell’arco di una vita il costo di ogni ragazzo che abbandona la scuola. Facendo un breve calcolo, basterebbe che il progetto recuperasse 5 ragazzi per coprire i costi. I ragazzi recuperati sono invece circa 130 l'anno.

In Francia gli abbandoni scolastici nel 2013 sono stati circa 140.000. In Italia oltre 180.000.